Uno sguardo dai banchi fino dietro le sbarre
Data: 29/05/2023
“Come si vive dentro a un carcere? Cosa può fare o non fare un detenuto? L’ergastolo è davvero definitivo? Come si può risolvere il problema del sovraffollamento?”. Tante le domande che gli studenti delle classi terze della secondaria Quasimodo di Fornacette hanno rivolto a Giovanna Cuzzola, educatrice del carcere di Livorno che ha accolto l’invito dei docenti ed è venuta a scuola a raccontare “dall’interno” il sistema della reclusione in Italia. Nei giorni precedenti l’incontro, i ragazzi si sono documentati consultando i dati del Ministero della Giustizia e quelli dell’associazione Antigone, che ogni anno, grazie ai suoi osservatori autorizzati a entrare nelle carceri, redige un rapporto sulle condizioni di detenzione in Italia. In particolare il focus è stato sulla Casa Circondariale “Don Bosco” di Pisa, che accoglie 271 detenuti a fronte dei 197 posti ufficialmente disponibili. Molte sono state le curiosità e le domande anche sul particolare lavoro di Giovanna, che prima di diventare educatrice ha operato per anni come volontaria penitenziaria dell’associazione Controluce di Pisa: “Quali sono i tuoi compiti? Perché hai scelto questa professione? Non hai mai paura?”. Anche questo è fare “Orientamento”. E anche guardare oltre le sbarre, dopo aver riletto insieme l’articolo 27 della nostra Costituzione, è fare Educazione Civica.